Rivista

Psicodramma Classico – Anno V n. 1-2, Settembre 2003


  • Codice: M2639
I contributi delle riviste e dei singoli articoli si concordano con la segreteria, in funzione dell'anno e del numero richiesti.

Sottotitolo
Presupposti di base e tappe di un itinerario di intervento
Autore
Franca Bonato
Sommario
  • L’articolo è una riflessione sul valore riabilitativo del metodo psicodrammatico, considerato soprattutto come una forma di gioco. Il gioco psicodrammatico oggetto delle riflessioni dell’Autrice si delinea come una possibilità d’approccio relazionale globale per soggetti gravemente compromessi, che si trovano ancora nell’impossibilità di accedere ad uno spazio ludico propriamente inteso. Tale modalità d’intervento terapeutico è descritta come un itinerario a tappe in cui il primo obiettivo è quello di creare uno spazio dove sia possibile stimolare il piacere biunivoco della condivisione affettiva ed emotiva, base fondamentale per accompagnare la persona a sperimentare forme rudimentali di drammatizzazione e giochi di ruolo.
    THE “PSYCHODRAMATIC PLAYING” IN SERIOUS MENTAL RETARDATION Basic assumptions and steps of a therapeutic process This article reflects upon the educational value of the psychodramatic method, especially considered as a form of playing. The “psychodramatic playing”, object of the Author’s reflexions, outlines a possibility to realize a global relational approach in the treatment of seriously disabled persons who have not reached yet the capacity to enter a proper play-scene. This therapeutic method is described as a sequence of steps. Its first aim is to create a place where it is possible to arouse the mutual pleasure of affective and emotional sharing, which is the necessary base for accompanying the person to try elementary forms of dramatic actions and role-playings.
Codice
M2639-1-1
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Sottotitolo
Un contributo alla definizione di atteggiamenti e procedure per una diagnosi operativa conforme al modello moreniano
Autore
Daniele Reggianini
Sommario

L’Autore parte dall’analisi dei resoconti scritti relativi ad una partecipante ad un gruppo continuativo di psicodramma, durato alcuni anni. Dapprima vengono raccolti, descritti e commentati i “dati obiettivi” ritenuti rilevanti ed utili, da un punto di vista psicodrammatico, all’illustrazione del “caso”. Successivamente viene sviluppata una elaborazione dei dati raccolti, da un lato finalizzata alla conoscenza e comprensione esistenziale di questa persona, dall’altro orientata a proporsi come stimolo e supporto a riflessioni circa il modello teorico moreniano dello sviluppo della personalità.
STYLE EXERCISES A contribution to the defining of attitudes and steps oriented to a diagnostic process according to the morenian model The Author begins with the analysis of written reports related to a member of a continuative psycodrama group, kept for a few years. At first he gets toghether, describes and comments on notable “objective data “, considered useful, from a psychodramatic point of view, to the illustration of the ” case “. Afterwards he develops a data processing which aims , on one side to the knowledge and the existential comprehension of that person, on the other side to give stimulus and support to thinking over the morenian theoretical model of the personality development.

Codice
M2639-2-1
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Sottotitolo
Modelli di lavoro per gruppi transculturali
Autore
Jorge Burmeister
Sommario

L’articolo mette a fuoco i fenomeni macrosociologici e microsociologici dei processi interculturali che cultura, società e grandi gruppi in senso lato condividono. Si connette ai presupposti di base di Foulkes e di Moreno così come alle moderne teorie e ai modelli di lavoro riguardanti le reti interculturali e le loro dinamiche fondamentali (F. Dalal, J.T.Salvendy, R.Scholz). Infine l’Autore presenta le sue concezioni sul lavoro interculturale di gruppo, che combina il lavoro di gruppo mito-drammatico e sociodrammatico con quello psicodinamicoriflessivo. Il modello qui proposto ha avuto validazione empirica in diversi paesi.
■ IDENTITY AND CHANGE Working models for transcultural groups The article focuses on the macrosociological and the microsociological fenomena of intercultural processes which share culture, society and large groups in a broad sense. It cites the basic assumptions of Foulkes and Moreno as well as some of the modern theories and working models regarding intercultural networks and their relevant dynamics (F. Dalal, J. T. Salvendy, R. Scholz). Finally the Author presents an own conceptualisation for intercultural group work combining myth-dramatic, sociodramatic and psychodynamic-reflexive group work. It has been empirically validated in various countries.

Codice
M2639-3-1
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Sottotitolo
Strategie e tecniche di lavoro individuale in psicodramma
Autore
Gianfranco Verrua
Sommario

Il ricorso al lavoro psicodrammatico individuale, anziché un ripiego dettato da cause di forza maggiore o da resistenze del cliente, rappresenta una modalità di applicazione del metodo autonoma e peculiare che necessita però, rispetto alla modalità di gruppo, di un impiego adeguato degli strumenti e delle tecniche a disposizione del Direttore, a cominciare dalle risorse del teatro. E’ altrettanto necessario che il Direttore sviluppi un atteggiamento flessibile ma attento, utile a realizzare gli adattamenti e le scelte strategiche più produttivi nella varie situazioni, facendo costante e attento riferimento – in circostanze in cui i rischi di deroga sono maggiori che non in trattamenti di gruppo – ai fondamenti e alle regole propri del metodo. WHEN ON THE SCENE THERE IS ONLY ONE PERSON Strategies and thecniques of individual work in psychodrama Individual psychological treatment is a distinct and distinctive way of using morenian method. However, in comparison with its use in the group, individual therapy needs an appropriate adaptation of tools and techniques, including those concerning stage’s resources. It is also necessary for the Director to grow toward a particularly willing, careful and flexible attitude using the most helpful technical stratagems and strategical decisions to assist the client in his self-development and self-realization, making close reference to the method’s rules and basic conceptions, as leaving the group’s frame of reference increases the risk of departing from them.

Codice
M2639-4-1
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Sottotitolo
Resoconto di un intervento triennale per la prevenzione dell’abuso di sostanze e del disagio giovanile in una scuola media professionale
Autore
Paola De Leonardis
Sommario

L’articolo descrive un intervento triennale – facente parte di un ampio programma di prevenzione primaria dell’abuso di sostanze psicoattive e di forme di disagio giovanile finanziato dalle Autorità sanitarie della Regione Lombardia – realizzato in un grande Istituto di Scuola Media Professionale di un’area industriale, nel quale si sono utilizzati approccio, metodo e tecniche psico-sociodrammatici. L’intervento ha coinvolto 6 gruppi-classe e 3 gruppi di genitori. Nei gruppi-classe l’obiettivo principale è stato formare un contesto di scambio confidente e libero di esperienze e punti di vista, arricchire le relazioni interpersonali e creare un forte senso di appartenenza. Nei gruppi di genitori l’obiettivo principale è stato attivare un dialogo positivo su esperienze e problemi personali relativi all’espletazione del ruolo genitoriale, facendo specifico riferimento ai temi emersi durante gli incontri con i ragazzi. Vengono illustrati di seguito le condizioni generali del lavoro, le linee teoriche e organizzative del progetto, il metodo e le tecniche impiegati e i risultati ottenuti.
PRIMARY PREVENTION WITH PSYCHO-SOCIODRAMATIC APPROACH Report of a three years intervention for the prevention of drugs abuse and adolescent discomfort in a secondary professional school This paper describes a 3 years action-research – being part of a large program aimed at the primary prevention of drugs abuse and adolescent discomfort financed by the District Authorities of the Regione Lombardia – realized in a big Professional Secondary School of an industrial area, carried out with socio-psychodramatic approach, method and techniques. The intervention has involved 6 class-groups and 3 parents-theachers’ groups. With class-groups the main goals were to form a context of confidential and free exchange of experiences and frames of mind, to enrich the interpersonal relationship and to create a positive sense of belonging. With parents-teachers groups the main goal was to activate a positive dialogue on experiences and problems according to their respective roles with children/pupils, with particular reference to items emerged during class-groups meetings. General condition, planning, method and results of the action-research are presented.

Codice
M2639-5-1
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Sottotitolo
Spunti di ricerca e percorsi di formazione
Autore
Ave Giovanna Ravelli, Alessandra Nodari
Sommario

L’articolo fa riferimento ad un percorso formativo nato dall’interesse per la ricerca di ciò che caratterizza il femminile e definisce la differenza di genere. Muovendo dalle suggestioni sorte intorno alla lettura di alcuni autori e autrici di matrice junghiana e da altre riguardanti la mitoarcheologia, vengono messi a fuoco i ruoli sociali e le modalità sociodrammatiche che possono contribuire a rafforzare e a promuovere la consapevolezza della identità femminile.
THE MIRROR OF THE MOON Research notes and formation itineraries The article refers to a formative itinerary born from the interest for research of what characterizes the feminine and defines the gender difference. Moving from suggestions arisen from the contributions of some authors of junghian matrix and other authors in the mytho-archaeological area, the article focuses on the social roles and the sociodramatic methods which can contribute to strengthen and promote the awareness of the feminine identity.

Codice
M2639-6-1
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Autore
AAVV
Codice
M2639-7-1
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Tutti i soci hanno una formazione che certifica l'effettivo percorso svolto in una delle scuole riconosciute dall'associazione ed il diploma ottenuto.

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Socio
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